LA CAUSA DI TUTTI I MALI

In tempi di crisi, tutti si sono prodigati nel formulare ipotesi per la “crescita”.
I governi recenti (Monti in testa), subalterni ai diktat delle plutocrazie europee (che è cosa diversa dall’ “Europa”) si sono accaniti sull’immobiliare con una tassazione senza precedenti, dimenticando che, come è ovvio, se si ferma il comparto immobiliare VERO VOLANO DELL’ECONOMIA con tutto l’indotto, muratori, falegnami, elettricisti, impiantisti, vetrai, serramentisti, geometri, architetti ecc. si ferma tutto.
Il problema evidentemente è altrove.
Piuttosto che bloccare colpevolmente le “energie vitali” del Paese, uniche vere generatrici di “crescita”, per tutelare le casse dello stato và perseguita la via più diretta: lasciare in pace chi lavora e TAGLIARE I VIVERI A QUESTO ESERCITO DI BUROCRATI E PARASSITI VARI, STABILMENTE COLLOCATI NEL SOTTOBOSCO DEGLI INFINITI RIVOLI DELLA MALAPOLITICA.
Quindi, al di là dei pareri di “autorevoli esperti” (?) non è con una tassazione a questi livelli che si fa ripartire l’economia che, invece ne muore sempre più (SI DEPRIMONO I CONSUMI, SI RIDUCE LA PRODUZIONE, ed ovviamente AUMENTA LA DISOCCUPAZIONE) in una spirale mortale (l’esatto contrario del concetto di crescita).
Vessare il contribuente con una TASSAZIONE FUORI DA OGNI LOGICA DEMOCRATICA non serve a nulla se LA CLASSE POLITICA (ai minimi storici per credibilità ma ai massimi per mediocrità), con tutte le relative Corti comprese DIVORA E SPERPERA LE ENTRATE DELLO STATO.
Neanche aliquote irpef portate all’80% servirebbero a gran che.
Oltretutto, il popolo, che sino ad oggi ha avuto l’atteggiamento del gregge, potrebbe pericolosamente esasperarsi (e prima o poi avverrà certamente) diventando una mandria incontrollabile, preso atto che si è largamente superato il limite della tollerabilità e, quando si tira troppo la corda, succede poi che si spezza!
Forse qualcuno dovrebbe cominciare a vergognarsi.

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