ACQUISTO IN SICUREZZA

ACQUISTO IN SICUREZZA

Per realizzare l’acquisto di un immobile in sicurezza sarebbe opportuno effettuare le seguenti indagini:
1)-indagine ipotecaria e catastale;
2)-indagine urbanistica;
3)-indagine tecnica;
4)-indagine fiscale.

Per quanto riguarda l’indagine fiscale è importante considerare che:
-per le IMPOSTE DIRETTE (irpef, irpeg) il fisco può rivalersi su tutti i beni del contribuente (anche se nel frattempo sono stati venduti).
Prima dell’acquisto è consigliabile verificare presso il concessionario l’inesistenza di debiti di imposta relativi all’ANNO IN CORSO ed a QUELLO PRECEDENTE.
Per le IMPOSTE INDIRETTE (imposta di registro) oggetto del privilegio è solo l’immobile a cui l’imposta dovuta si riferisce.
Prima dell’acquisto è bene verificare il regolare pagamento dell’imposta dei passaggi avvenuti negli ultimi 5 ANNI, e che non vi siano giudizi pendenti presso le Commissioni Tributarie.

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QUANDO NON È DOVUTO IL COMPENSO ALL’AGENZIA

QUANDO NON È DOVUTO IL COMPENSO ALL’AGENZIA

Assistiamo al proliferare di pseudo intermediari immobiliari per cui è quanto meno opportuno conoscere i provvedimenti di Legge a riguardo.
I riferimenti normativi sono: la Legge 39/89 e successive integrazioni e modifiche e gli artt. dal 1754 al 1759 del C.C.
La direttiva 2006/123/CE, recepita con Decreto del Presidente del Consiglio ha soppresso il Ruolo di cui all’art. 2 della L. 39/89 ma tale Legge 39 resta comunque vigente.
Si è solo eliminato un elenco unico (appunto il Ruolo) ma resta l’obbligo per coloro che intendano esercitare la professione di sostenere gli esami presso la Camera di Commercio (ovvero di essere in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado di indirizzo commerciale o la laurea in materie commerciali o giuridiche) per ottenere l’iscrizione al Registro delle imprese (per le società) o al REA (per le ditte individuali).
Va notato che NESSUNA OPERAZIONE DI MEDIAZIONE può mai essere delegata a persona che non sia regolarmente abilitata (artt. 6 e 8 – L. 39/89), pertanto, la mediazione operata da soggetto non iscritto NON DA’ DIRITTO AD ALCUNA PROVVIGIONE (ma anzi va soggetta alla restituzione di quanto eventualmente corrisposto) ed integra (alla terza perpetrazione) il reato di esercizio abusivo della professione (6 mesi di reclusione).

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COME SI REGISTRANO I CONTRATTI DI LOCAZIONE

COME SI REGISTRANO I CONTRATTI DI LOCAZIONE

Dal 2015 i nuovi codici da utilizzare per la registrazione dei contratti di locazione sono i seguenti:

Codice ufficio: (per Barletta) TUG

Codici Tributo:
prima registrazione: 1500
successive: 1501
proroghe: 1504
risoluzione: 1503
cessione: 1502
garanzie:
sanzioni omessa prima registrazione: 1507
sanzioni annualità successive: 1509
interessi tardiva prima registrazione: 1508
interessi annualità successive:1510

SANZIONI PER RITARDATO OD OMESSO PAGAMENTO
(1° registrazione)
dal 31° al 60° giorno: 15% dell’imposta dovuta
entro l’anno: 24% dell’imposta dovuta
oltre l’anno: 120% dell’imposta dovuta

SANZIONI PER OMESSO RINNOVO ANNUALE
dal 31° al 60° giorno: 3,75% dell’imposta dovuta
entro l’anno: 6% dell’imposta dovuta
oltre l’anno: 30% dell’imposta dovuta

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RIDEFINIAMO I NOSTRI ”VALORI”

RIDEFINIAMO I NOSTRI ”VALORI”

La globalizzazione (progettata e governata dalle plutocrazie) ha rotto tutti gli equilibri sui quali si poggiavano le nostre certezze e le nostre vite (risparmio, pensioni, famiglia, lavoro).

E quindi leggiamo fiumi di parole di “illustri” politici e economisti riguardo ai rimedi da adottare per “far ripartire la crescita”.
(stendiamo un velo pietoso sulla totale complicità degli organi di informazione attentissimi a “bannare” le voci libere)
Cerchiamo soluzioni complicate e complesse ma, probabilmente, una delle cause principali di questo disastro è la scomparsa totale di tutti i valori etici che costituiscono l’asse portante di qualsiasi società, di ieri, di oggi e di domani.
Come si può pensare ad una società efficiente e giusta se i modelli dominanti offerti da questa “era del potere economico” sono “la zoccola ed il fighetto”.
Stereotipi che troviamo ormai, affermati ed invidiati, in tutti gli ambiti della nostra società.
Li troviamo, pomposamente incravattati (ed ovviamente supini al potere economico), nei consigli comunali, provinciali e regionali, in parlamento, in europa (con la e minuscola).
La fatuità e la volpina furbizia erette a sistema.

Gente che non sarebbe degna nemmeno di spazzare marciapiedi, seduta sugli scranni più alti della politica, oltre che nei consigli di amministrazione di importanti società e consorzi pubblici (è infinito il numero di questo esercito di “furbi opportunisti” che vivono a nostre spese).

Sarebbe auspicabile un “Default” positivo che distrugga dalla base questo sistema ingiusto, marcio e nauseabondo,
che riporti galantuomini nelle istituzioni capaci di riaffermare i più alti valori della vita, vero ed unico elemento connettivo generatore di “Giustizia sociale”.
La globalizzazione, l’idea di una Europa Unita e quant’altro, alla fine non sono che dei contenitori, i contenuti li mettono gli uomini con i loro valori.

S.G.

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SUCCESSIONI E DONAZIONI

SUCCESSIONI E DONAZIONI

IMPOSTA DOVUTA PER LE SUCCESSIONI


scaglione n.1-coniuge e parenti in linea retta (genitori e figli, nonni e nipoti):
franchigia di euro 1.000.000,00
oltre tale franchigia l’imposta è il 4%;

scaglione n.2-altri parenti fino al quarto grado (fratelli e sorelle, zii e nipoti, cugini) e affini in linea retta, nonchè affini in linea collaterale fino al 3° grado (suoceri e generi o nuore, cognati, zii del coniuge):
imposta del 6% senza franchigia (ai soli fratelli e sorelli è riconosciuta una franchigia di 100.000,00 per ciascun beneficiario);

scaglione n.3- altri soggetti (parenti oltre il 4° grado ed estranei):
imposta dell’8% senza alcuna franchigia.


IMPOSTA DOVUTA PER LE DONAZIONI

scaglione n. 1:
franchigia di euro 1.000.000,00
oltre tale franchigia imposta del 4%

scaglione n. 2:
imposta del 6% senza nessuna franchigia (ai soli fratelli e sorelle è riconosciuta una franchigia di euro 100.000,00 per ogni beneficiario)

scaglione n. 3:
imposta dell’8% senza alcuna franchigia


Sia nelle successioni che nelle donazioni, se il beneficiario è un soggetto con grave handicap (riconosciuto tale ai sensi della L. 05/02/1992 n. 104) è prevista una franchigia di euro 1.500.000,00.

OLTRE ALL’IMPOSTA sulle successioni e sulle donazioni E’ DOVUTA, SEMPRE E COMUNQUE, l’ IMPOSTA IPOTECARIA – 2% – e l’IMPOSTA CATASTALE – 1%.

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IMU

IMU

Sono esenti le abitazioni principali (ad eccezione delle unità accatastate con le categorie A/1 – A/8 e A/9 che pagano il 4 per mille)
Attualmente l’aliquota IMU per le abitazioni diverse dalla prima casa a Barletta è del 10,6 per mille.
Nei contratti “Agevolati” si ha diritto ad uno sconto del 25% (i proprietari dovranno versare solo il 75% dell’imposta del 10,6 per mille).
In caso di comodato a figli o genitori riduzione del 50% a condizione che il proprietario (comodante) risieda nello stesso comune e non possieda altre case, ad eccezione di quella in cui abita.
Le scadenze sono 16 giugno per l’acconto e 16 dicembre per il saldo.

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LA CAUSA DI TUTTI I MALI

LA CAUSA DI TUTTI I MALI

In tempi di crisi, tutti si sono prodigati nel formulare ipotesi per la “crescita”.
I governi recenti (Monti in testa), subalterni ai diktat delle plutocrazie europee (che è cosa diversa dall’ “Europa”) si sono accaniti sull’immobiliare con una tassazione senza precedenti, dimenticando che, come è ovvio, se si ferma il comparto immobiliare VERO VOLANO DELL’ECONOMIA con tutto l’indotto, muratori, falegnami, elettricisti, impiantisti, vetrai, serramentisti, geometri, architetti ecc. si ferma tutto.
Il problema evidentemente è altrove.
Piuttosto che bloccare colpevolmente le “energie vitali” del Paese, uniche vere generatrici di “crescita”, per tutelare le casse dello stato và perseguita la via più diretta: lasciare in pace chi lavora e TAGLIARE I VIVERI A QUESTO ESERCITO DI BUROCRATI E PARASSITI VARI, STABILMENTE COLLOCATI NEL SOTTOBOSCO DEGLI INFINITI RIVOLI DELLA MALAPOLITICA.
Quindi, al di là dei pareri di “autorevoli esperti” (?) non è con una tassazione a questi livelli che si fa ripartire l’economia che, invece ne muore sempre più (SI DEPRIMONO I CONSUMI, SI RIDUCE LA PRODUZIONE, ed ovviamente AUMENTA LA DISOCCUPAZIONE) in una spirale mortale (l’esatto contrario del concetto di crescita).
Vessare il contribuente con una TASSAZIONE FUORI DA OGNI LOGICA DEMOCRATICA non serve a nulla se LA CLASSE POLITICA (ai minimi storici per credibilità ma ai massimi per mediocrità), con tutte le relative Corti comprese DIVORA E SPERPERA LE ENTRATE DELLO STATO.
Neanche aliquote irpef portate all’80% servirebbero a gran che.
Oltretutto, il popolo, che sino ad oggi ha avuto l’atteggiamento del gregge, potrebbe pericolosamente esasperarsi (e prima o poi avverrà certamente) diventando una mandria incontrollabile, preso atto che si è largamente superato il limite della tollerabilità e, quando si tira troppo la corda, succede poi che si spezza!
Forse qualcuno dovrebbe cominciare a vergognarsi.

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UN’ALTRA IDEA DI BARLETTA

UN’ALTRA IDEA DI BARLETTA

Passeggiando per le vie della città, tra le tante brutture che si presentano agli occhi di chi osserva, ho pensato un’altra idea di Barletta, per un verso spinto dal naturale amore per la terra in cui si e’ nati e per un altro verso, preoccupato da questo orizzonte a tinte fosche che, come una cappa, opprime la nostra amata città.

Il miglioramento dell’immagine di Barletta è “LA MADRE DI TUTTE LE BATTAGLIE” che
l’amministrazione comunale e noi tutti dobbiamo combattere e vincere perché da questo dipende il futuro economico ed occupazionale del nostro territorio atteso che il turismo è tra le poche risorse che ci restano per sperare di risollevare la nostra economia.

Per raggiungere questo ambizioso obiettivo si impone un “cambio radicale di mentalita’” da parte dell’amministrazione prima e dei cittadini poi superando la grigia logica del “tirare a campare” ed assumendo con coraggio un modo di pensare in grande perché solo se si possiede la visione di Grandi Obiettivi si “vola alto”, altrimenti si è CONDANNATI ALLA MEDIOCRITA’ (come nella vita).

Premesso che, LE LITORALI ED IL TERRITORIO, per una città a vocazione turistica rappresentano la sua naturale “MATERIA PRIMA” e come tali, litorali e territorio VANNO PRESIDIATI E TUTELATI DA “CHI DI DOVERE” (I VIGILI URBANI).

Nell’attuare questo “cambio di mentalità” oltre alla VALORIZZAZIONE delle litorali e del notevole patrimonio derivante dalla nostra MEMORIA STORICA, grande attenzione va’ rivolta al miglioramento del decoro urbanistico con la ISTITUZIONE di UN UFFICIO “AD HOC” che, con la dovuta gradualità, IMPONGA LIVELLI PRESTABILITI DI DECORO delle facciate dei fabbricati gia’ edificati (in primis quelli del centro storico) e definisca e valuti in modo armonico i criteri di estetica dei nuovi fabbricati da edificarsi OBBLIGANDO la COMPATIBILITA’ GEOMETRICA E CROMATICA con gli altri fabbricati esistenti affinchè, COME SI FAREBBE NELLA REALIZZAZIONE DI UN BEL QUADRO si arrivi a “disegnare quartieri esteticamente belli” e non quell’assurdo insieme di stili, geometrie e colori. (NON SI TRATTA DI LIMITARE LA LIBERTA’ DI AZIONE DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE IN QUANTO L’ASPETTO DELLA CITTA’ NON E’ UNA QUESTIONE PRIVATA BENSI’ E’ PATRIMONIO DI TUTTI).

OGNI INTERVENTO EDILIZIO E’ UNA NUOVA “PENNELLATA” CHE SI STEMPERA IN QUEL BEL “QUADRO” CHE SI VORREBBE FAR DIVENIRE BARLETTA.

Il risultato di questo ambizioso progetto deve portare:
1)-nel centro storico, alla eliminazione graduale ma obbligatoria di tutti quegli elementi decisamente in contrasto con lo stile dei palazzi d’epoca (infissi in alluminio, tendaggi “cafonal” ecc..) ricreando effettivamente l’antico stile originario (come si è gia’ fatto in tutti i centri storici d’Italia degni di attenzione turistica);

2)-Il CENTRO STORICO E SOPRATUTTO I CORSI, essendo il “salotto buono” della città devono essere totalmente CHIUSI AL TRAFFICO e riservati solo alla pedonalità, addobbando le strade (e soprattutto i corsi) con fioriere e panchine in una esplosione di ridente accoglienza;

3)-I nuovi quartieri e le nuove costruzioni (se si vuole alzare il livello di “Bellezza” della città devono essere realizzate all’interno di un “CRITERIO ESTETICO PRESTABILITO CON UNA PERFETTA ARMONIA GEOMETRICA E CROMATICA” evitando assolutamente quella cozzaglia di stili, geometrie e colori che contraddistingue la Barletta di oggi, lontana anni luce dall’ideale di “Citta’ Bella”;

4)-Gli strumenti urbanistici, nel delineare la “Barletta di domani” devono INVERTIRE L’ORDINE STABILITO IN PASSATO, quando si sono sciaguratamente edificate fabbriche nelle zone a ridosso delle litorali e case verso la parte interna, al fine di destinare tutta la parte migliore del nostro territorio (quella che guarda il mare) esclusivamente a fini residenziali e ricettive IMMERSE NEL VERDE e spostare le zone preposte alla produzione artigianale ed industriale verso l’interno.

Questo significa pensare ad un’altra idea di Barletta con un miglioramento della immagine della città a tutti i livelli tale da rendere straordinariamente eccellente l’accoglienza turistica, ne avremmo tutti da guadagnare per le ovvie ricadute positive in termini economici ed occupazionali (oltre che in qualità della vita).
Ci sono tutti i presupposti ed il nostro potenziale è molto più alto di tante rinomate mete turistiche (basta volerlo).
Del resto se ammiriamo città come Cannes o Sanremo è perchè qualcuno a suo tempo si è posto questo genere di problemi.
Rimbocchiamoci le maniche, è in gioco il nostro futuro!

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I NUOVI ASSOLUTISMI

I NUOVI ASSOLUTISMI

Le prime aggregazioni sociali primordiali si sono costituite per creare le condizioni più ottimali per consentire all’uomo di realizzare il soddisfacimento dei bisogni propri e della famiglia, considerando evidentemente L’INDIVIDUO come il “FINE” e quelle minuscole AGGREGAZIONI SOCIALI come “MEZZO” attraverso il quale si doveva migliorare la condizione di vita e la sicurezza degli appartenenti.
La dinamica strutturale degli attuali Stati contemporanei, grazie alla deriva della POLITICA, totalmente asservita al POTERE della plutocrazia mondializzata, ha completamente ribaltato la logica dell’”Uomo come fine” e dello “stato come mezzo”, divenendo organismi (servili al potere economico mondiale) che si esplicitano, attraverso l’effetto delle Leggi come il “fine supremo” di ogni loro azione imponendo una autolegittimazione a colpi di austerità e rigore (con i famigerati “Trattati”) sulla pelle dei cittadini.
Per effetto della drammatica separazione tra IL POTERE (chi decide) e LA POLITICA (chi stabilisce le cose da fare) la società si è polarizzata in due blocchi:
-da una parte,
una aristocrazia finanziaria mondializzata costituita da una potente e fredda “elite” intangibile,
-dall’altra,
-una moltitudine infinita di individui senza voce e senza identità (visto che la politica non decide più ma è divenuta “il maggiordomo” dei poteri economici e finanziari).
Per esempio, le recenti elezioni americane rendono plasticamente chiare le dimensioni del problema.
Ma vi sembra possibile che in tutta l’America non ci fossero candidati migliori di Biden e Tramp ?
Ovviamente no, semplicemente Biden e Tramp sono l’espressione non di due partiti ma di due modi di intendere il potere economico.
La politica lì come altrove è morta.
Stessa cosa in Francia dove il risultato delle elezioni ha prodotto la vittoria della sinistra ma Macron, cieco e sordo verso le indicazioni del popolo si è arrogato il potere di formare arbitrariamente un governo di tutt’altro colore.
Stessa cosa in Europa con il risultato delle elezioni totalmente disatteso nella formazione della nuova governance.
Dietro la maschera dell’Ideale della “Unione Europea” – “Eden dei Popoli”, si è rivelata la nefasta icona di una entità globalizzata che ha cancellato dalle nostre prospettive di vita la gioia, la fiducia e la serenità e distrutto tutte le nostre certezze (risparmio, stabilità, famiglia, lavoro, pensioni) trasformandoci in individui senza identità e senza radici.
Pattuglie di ipocriti “influencer” inviati da Bruxelles hanno irrobustito e consolidato il “Pensiero Unico” che non esista alternativa a questo sistema perverso (che è l’opposto di una Europa dei popoli dove la Politica si riappropri del Potere).
Disattendendo la dichiarazione dei diritti dell’uomo contenuta nella Carta Costituzionale dei maggiori stati di “ispirazione democratica” (America, Francia, Italia) si sono così ricostituiti nuovi assolutismi sorretti dai loro Moloch, agenzie di rating, dal famigerato spread e dai mercati (Mario Draghi lo chiama “pilota automatico” finanziario e bancario) che, azzerando di fatto la Democrazia, hanno cancellato il Sacro Valore della “centralità dell’Individuo” il quale è stato reso totalmente incapace di riaffermare la propria voce (altro che democrazia) ed in un tale contesto, l’implosione è ovvia ed imminente, come la storia insegna.
Forse, più che ascoltare la Von der Leyen, la Metsola, Michel, Gentiloni & c. dovremmo ripartire dagli insegnamenti dei veri “Grandi Uomini” della storia come Gesù, Socrate, Platone, Dante, perchè quando vengono a mancare gli “elementi connettivi” che facevano di tutta la nostra vita qualcosa di ordinato e raccolto intorno a valori capaci di orientare al bene della collettività l’universo mentale degli uomini si rischia, prima o poi di perdere totalmente il controllo della situazione perché il popolo, frustrato, impaurito ed esausto, quando si arrabbia, si arrabbia per davvero.

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L’ACCOGLIENZA TURISTICA È IL FUTURO DELLA CITTÀ

L’ACCOGLIENZA TURISTICA È IL FUTURO DELLA CITTÀ

In tema di economia e futuro occupazionale, ognuno cerca di combattere con le armi che possiede.
Barletta (come tante realtà Italiane) a causa della globalizzazione ha perso quasi totalmente il comparto artigianale e manifatturiero che ha generato quella poderosa ricchezza del nostro recente passato, pertanto, preso atto di ciò, se si vuole evitare il definitivo crollo economico della nostra comunità, l’unica vera opportunità che ci rimane per sperare in un futuro dignitoso è la valorizzazione delle potenzialità turistiche di Barletta (che sono notevoli).

Innanzi tutto va premesso che (come in tutte le cose) per rendere l’accoglienza turistica eccellente (prima di pensare di presentarsi alla BIT di Milano) VA CREATO LO SCENARIO IDONEO ED ADATTO all’interno del quale detta potenzialità possa esprimersi.
Qui il tema, al di là delle astrattezze, assume percorsi diversi e paralleli.
Creare lo “scenario idoneo” significa rendere Barletta ordinata, pulita (quindi accogliente) a cominciare dalla semplicissima pulizia della città, con strade perennemente sporche già dal primo mattino e cartacce in abbondanza ai bordi dei marciapiedi, a tal proposito fa “sorridere” notare che sono stati fatti dei richiami a diversi condomìni da sedicenti ispettori molto solerti nel rilasciare ammonimenti ai cittadini riguardo alla regolarità del conferimento dei rifiuti ma evidentemente molto poco attenti nel controllare l’operato di chi dovrebbe pulire le strade (non sarà che forse abbiamo bisogno di meno ispettori e più operatori ecologici ?), vogliamo poi parlare della FALLIMENTARE GESTIONE DEL TRAFFICO (ma i nostri amministratori hanno mai guidato un’auto a Barletta ? vedi la condizione disastrosa di Via Suor Chiara Damato, Via Prascina, Via Mura Spirito Santo con auto in sosta su ambedue i lati, Via Roma nel tratto finale dove incrocia Via Canne (da terzo mondo) per finire alle litorali dove SI IMPONE UN PRESIDIO COSTANTE DI VIGILI URBANI IN QUANTO, DETTE LITORALI, SE VOGLIAMO ATTRARRE TURISMO RAPPRESENTANO, INSIEME A TUTTO IL TERRITORIO “LA NOSTRA MATERIA PRIMA” ed in quanto tali vanno presidiate e tutelate.
E’ vero che i Barlettani hanno le loro colpe ma questo certamente non assolve l’amministrazione comunale in quanto i cittadini, quando è necessario, vanno guidati ed educati, altrimenti non si capisce a cosa serva una amministrazione comunale.
L’IMPIEGO GARBATO DEI VIGILI URBANI (totalmente assenti durante la stagione estiva sulle nostre litorali) E’ L’ELEMENTO CENTRALE DEL PROBLEMA.
Come non rendersi conto che non c’è speranza se LE NOSTRE SPIAGGIE continueranno ad essere TERRA DI NESSUNO dove ogni mattina (in particolare la domenica) ORDE DI CAFONI E TROGLODITI SPADRONEGGIANO INCONTRASTATI senza che si veda un solo vigile a regolare quella BOLGIA INFERNALE e quindi naturalmente ognuno fa quello che crede.
Prendiamo atto che la DEGRADANTE PRESENZA sulle litorali dei BIVACCHI SERALI ESTIVI di gruppi scomposti di “TRIBU’ FAMILIARI” simili ad ORDE DI BARBARI SEDUTI IN CERCHIO E’ UN COLPO AL CUORE ALLE NOSTRE POTENZIALITA’ TURISTICHE (ai vigili urbani il compito di presidiare ed impedire questi fenomeni vergognosi).

Una SAPIENTE ATTENZIONE va rivolta AI CORSI ed al CENTRO STORICO che rappresentano “il salotto buono” della città e, come tale, va completamente CHIUSO AL TRAFFICO ed aperto solo alla pedonalità, con FIORIERE E PANCHINE in istrada (SOPRATUTTO SUI CORSI) per liberare appieno tutto il potenziale turistico, in una esplosione di ridente accoglienza, a tutto guadagno della comunità e delle attività commerciali (come avviene in tutti i luoghi turisticamente rinomati).

Un particolare pensiero va alla lunghissima e bellissima litorale dove, per esempio, all’altezza della Lega Navale immaginerei una darsena tra il porto ed il braccio di levante con un GRANDE PARCO VERDE con panchine che integri a beneficio della collettività tutti gli spazi adiacenti, lo stesso dicasi per quel grande polmone verde adiacente il fortino “Paraticchio”, IN TOTALE STATO DI ABBANDONO, andrebbe invece recuperato alla collettività con campi da tennis, panchine, spazi verdi per la convivialità (famoso piano Ambasz nella luminosa Visione del grande sindaco Salerno).

Se poi vogliamo “osare”, potremmo immaginare “Estati Barlettane” sulla scia di ottime manifestazioni culturali tipo “i dialoghi di Trani” con partecipanti di primissimo livello – “libri nel borgo antico” organizzate a Bisceglie (DOVE STA PARTECIPANDO UNA FOLTA SCHIERA DI AUTORI BARLETTANI, IGNORATI IN PATRIA), con oltretutto presenze come Pupi Avati, Marcello Veneziani, Paolo Gratteri, Paolo Flores d’Arcais, Giovanni Impastato, Paolo Mieli, Gianrico Carofiglio, Vittorio Sgarbi e tanti altri ESPONENTI del MIGLIOR PENSIERO ITALIANO, esempio riuscitissimo di come si possa coniugare ARTE, CULTURA E BUONA CUCINA.
Trascurare tutto questo sarebbe già molto grave di per sé ma assume un rilievo ben più drammatico se si pensa che il turismo è l’ultima risorsa che ci è rimasta.
C’è una sorta di circolarità in questo, nel senso che, se oggi Barletta non ha più il florido commercio di un tempo ed i turisti vanno altrove è perchè manca tutto il resto.
C’è una diretta relazione tra la economia locale e, per esempio, la pulizia delle strade, la presenza di AMPIE ZONE VERDI a fruizione dei cittadini, le vie del passeggio libere dalla circolazione di auto, una ordinata gestione del traffico, quartieri ben edificati e “belli”, le litorali ordinate, pulite e disciplinate, ecc…E’ CHIARO ?

La provata capacità ed il coraggio dei nostri operatori economici non può esprimersi in tutta la sua potenzialità se manca il supporto dell’amministrazione comunale in una collaborativa e proficua coesione.
In tutte le località turistiche di successo questo avviene sistematicamente (non a caso si dice “fare sistema”) affinché l’ospite trovi una città pulita, civile ed ordinata nella quale gustare una permanenza all’insegna della buona cucina, sole, mare e tanta Storia.
Lasciamo da parte le inutili polemiche e mettiamoci a lavorare ponendo in essere un rapporto d’amore creativo e fecondo tra la COMUNITA’ ed il TERRITORIO che sappia anche recuperare, valorizzare e divulgare il nostro enorme patrimonio e le nostre radici storiche attraverso la formazione di apposite figure professionali.
Mi viene in mente il film “il sindaco pescatore” che consiglierei di proiettare nelle scuole, nelle amministrazioni locali e nelle parrocchie con la magistrale interpretazione di Castellitto nel ruolo di Angelo Vassallo.
Una sana iniezione di Valori veri.

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